Situazione economica difficile in Italia. Ecco come il Governo Meloni interviene per rianimare i consumi. Tutte le misure.
Quasi due anni di Governo presieduto da Giorgia Meloni. In questo periodo, l’Esecutivo ha concentrato gran parte dei propri sforzi sui temi di tipo economico. Del resto, la situazione che vive il Paese è oggettiva e sotto gli occhi di tutti. Anche l’ultimo pacchetto di incentivi approvato si muove in questa direzione, cercando di mitigare le difficoltà degli italiani. Ecco il dettaglio.
Subito dopo la pandemia da Covid-19, infatti, il nostro Paese è stato investito da una crisi inflattiva che, ancora oggi, morde gli italiani. Se, un tempo, si usava la comune affermazione sulla difficoltà di arrivare alla fine del mese, oggi in tanti hanno sperimentato e stanno sperimentando la difficoltà a farsi bastare i soldi oltre la seconda settimana.
Aumenti e rincari, infatti, hanno interessato un po’ ogni settore. Le bollette di luce e gas si sono gonfiate a dismisura. Il costo per rifornirsi di carburante – che sia diesel o benzina – è salito e sta salendo ancora oggi, con molti distributori che superano i due euro al litro. E, cosa ancor più inquietante, anche i prezzi dei generi alimentari e dei beni di prima necessità, nonostante alcuni listini calmierati, è proibitivo per tanti.
Gli aiuti economici agli italiani: svolta importantissima
Il centrodestra di Giorgia Meloni, che all’opposizione si era sempre scagliato contro la politica dei bonus (considerata mero assistenzialismo) ha ben presto dovuto cambiare linea, per aiutare gli italiani, come lo Stato dovrebbe fare. E anche il nuovo pacchetto di incentivi appena varato si muove in questa direzione.
Con l’approvazione definitiva alla Camera del Decreto Coesione, viene introdotto un nuovo pacchetto di incentivi volto a promuovere l’occupazione e l’imprenditorialità in Italia. Vari i settori dove si interviene. E molto vasta la platea di beneficiari. Entriamo nel dettaglio. In particolare, da menzionare la decontribuzione al 100% fino a 6.000 euro all’anno per due anni per l’assunzione stabile di giovani under 35 mai occupati prima a tempo indeterminato, valide dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
La decontribuzione al 100% per un massimo di due anni per l’assunzione a tempo indeterminato di donne disoccupate da sei mesi nella ZES Sud o da 24 mesi su tutto il territorio, con assunzioni realizzate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. La decontribuzione al 100% per un massimo di tre anni per startupper under 35 che avviano un’attività imprenditoriale in settori chiave per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.
Aiuti anche al Sud
Importanti, poi, i fondi del programma Resto al SUD 2.0, destinato a imprese, autonomi e professionisti del Mezzogiorno. Il nostro Paese, infatti, non ha mai fatto fino in fondo i conti con la Questione Meridionale. Si parla di voucher da 40.000 o 50.000 euro per l’investimento in beni digitali o destinati al risparmio energetico Ma anche di contributi a fondo perduto pari al 75% per spese fino a 120.000 euro, o al 70% per spese tra 120.000 e 200.000 euro.
Per ottenere gli incentivi si dovrà fare richiesta a Invitalia. Infine, il DL Coesione introduce nuovi sgravi contributivi, non cumulabili con altre decontribuzioni, riservati alle aziende che non hanno licenziato negli ultimi sei mesi.